mercoledì 29 ottobre 2008

diritto pubblico

Insomma, avevo bisogno di un colpo che mi rimettesse in ordine. Per fortuna arriva su diritto pubblico, una materia che mi piace, in cui l'orale pesa più che lo scritto, etc etc. Però che brutta sensazione, per la prima volta esco da un esame stordito dalle cose che non sapevo... eppure non avevo studiato male, credo di aver avuto una preparazione che non avevo per esempio a diritto privato. Mi aspettavo che le risposte mi facessero suonare qualcosa, che leggendole avrei capito quale era giusta dato che avevo letto tanto diritto ultimamente, anche troppo (!!!). Boh, arriverà un 4,8-5 su 6 se tutto va bene e quindi mi avvio spero verso un 26-27 (sempre se tutto va bene), tremando per diritto commerciale :-s

lunedì 27 ottobre 2008

Per quel che riesco a capire

Dalle elezioni americane sapremo se quella è ancora la nazione più moderna e civilmente progredita del mondo, non solo dal risultato delle elezioni, ma dalla corrispondenza dei sondaggi con la realtà. Potremmo mai fidarci di una nazione i cui cittadini si vergognano a dire che non voteranno per un nero? Mi sa che il problema è McCain non si impegna molto a dare loro un motivo esplicito per essere votato.
L'effetto Bradley, dal nome del candidato a governatore della california dato per favoritissimo una ventina di anni fa e che poi per pochissimo perse (e tutti a guardare a terra e a fischiettare in California...), se si verificherà di nuovo, darà un duro colpo alle nostre speranze verso la democrazia più democratica (?!) del mondo.

sabato 25 ottobre 2008

Finchè c'è Prato c'è speranza

Ho appena finito di leggere l'articolo/racconto di Sandro Veronesi sulla Repubblica di oggi. Racconta di un liceo di ragazzi che ci sanno fare. Purtroppo leggendolo non mimi ha ricordato il mio liceo, anzi. Verrebbe da pensare che la colpa è dei ragazzi: sembrava al mio liceo che occupare fosse un appuntamento annuale, che ci fosse un periodo dell'anno adatto all'occupazione...
Leggendo meglio l'articolo e pensandoci anche un po' su mi sono convinto però che sono gli insegnanti e i dirigenti scolastici ad avere un compito importante che in molte occasioni non svolgono: insegnare a vivere nella società e, cosa ancora più importante, insegnare il dissenso (non importa da chi e da cosa... importa il come).

P.S.: Per quanto ne so io adesso al mio liceo tutto tace (proprio quando invece ci sarebbe bisogno di alzare la voce) ma certo a metà dicembre si parlerà della "settimana dello studente"...

Zoro, salvaci tu

Ieri sera me la sono persa ma le strade del web sono infinite ed ecco qui la nuova puntata di Tolleranza Zoro. C'è da incazzarsi perchè ne dice tante a Walter ma sono tutte vere...

venerdì 24 ottobre 2008

Attento a come parli

Sull'Homepage di Repubblica <Il premier dalla Cina: "Estrema sinistra e centri sociali, appoggiati dai giornali">. Dite che questa dichiarazione apparirà sui siti e sui giornali cinesi? Ancora un'altra di queste e lo sbattono in carcere... aspettiamo solo che dica che "i giovani comunisti sono facinorosi" tutto d'un fiato per non lasciare dubbi e ci divertiremo.

Il paese dei sogni

Cosa succede connettendosi a Facebook? Hai le tue amicizie che spesso sono tali perchè hanno idee simili alle tue. Bene. Poi Facebook ti avvisa ogni volta che un tuo amico si aggiunge ad un gruppo o sostiene una causa. Bene. Il problema è che se molti tuoi amici la pensano come te questo spesso varrà anche per i loro amici che suggeriranno loro altri gruppi e altre cause. Risultato? Per una persona con certe idee Facebook sembra il paese dei sogni, tutti la pensano come te ed esistono solo cause che supporteresti, solo gruppi che reputi sacrosanti.
Giacchè i sondaggi non mentono in modo clamoroso e quindi qualcuno che non la pensa come me c'è in questo paese (e se non bastassero i sondaggi bastano i responsi delle urne di qualche mese fa), quattro sono le possibilità:
1) le persone che non la pensano come me hanno anche un'idea diversa su Facebook e quindi non si iscrivono;
2) gli iscritti a Facebook che non la pensano come me sono quelli restii a parlare di politica o di argomenti "sociali" e usano il mezzo solo per cazzeggiare.
3) Facebook non serve a niente;
4) Facebook è il paese dei sogni.

giovedì 23 ottobre 2008

Saviano, ho qualcosa da dire

Saviano non è il solo simbolo della lotta alla camorra ma è il più forte che abbiamo. In ogni guerra c'è chi combatte sul territorio giorno per giorno e chi ne diventa il simbolo traendone i vantaggi e sopportandone le cause.
Repubblica ha lanciato una raccolta di firme, "difendiamo Saviano" è diventato un genere Giornalisico del tipo difendiamo l'orso polare, salviamo i panda e cose del genere, un richiamo da copertina per non dire niente di più ma attirare i tanti che hanno a cuore Saviano, che hanno letto il suo libro, etc.
Facebook poi è infestato da tanti gruppi a favore di Roberto Saviano (una delle distorsioni di quel social network è che si creino tanti gruppi fine a se stessi sullo stesso argomento quando ne basterebbe uno serio).
Tutto ciò ha fatto nascere un fastidio in giro, da chi scrive "ci avete rotto er...." nelle firme di Repubblica a chi lancia gruppi contro il moltiplicarsi dei gruppi pro Saviano, da Emilio Fede (...) che si lamenta della centralità del personaggio alle gravi esternazioni dei ragazzi di Casal di Principe.

Il problema è segnare un limite secondo me. Un limite di ragionevolezza alle critiche, perchè non ha senso creare partiti pro Saviano (chissà perchè identificati con la sinistra) e partiti "basta Saviano" (o peggio).
Partiamo dal riconoscere che ha avuto grandi meriti (ha portato alla ribalta un problema gigantesco di cui i media si erano proprio dimenticati per questioni di audience...); definiamo che le forze dell'ordine fanno un lavoro duro, rischiano la vita ogni giorno, ma che la Camorra ha visto in Saviano e nella celebrità del suo libro un nuovo nemico che si muoveva su territori irraggiungibili e perciò più forte, perchè dispiace dirlo ma l'opinione pubblica ha una forza che supera quello di qualsiasi corpo dello stato.
Quindi distinguiamo recriminazoni. Le recriminazioni che hanno senso di essere sono quelle contro "Saviano in prima pagina per attirare lettori e non dire niente di nuovo", quelli che dicono "ma a che servono tutti questi gruppi su facebook". Quelle che invece vanno oltre, che parlano della noia per Saviano, che cercano di limitare la sua importanza a mio parere sono da condannare, sono nel migliore dei casi ignoranza, nel peggiore cattiveria verso chi ha fatto solo del bene al nostro paese diventando il simbolo della lotta alla Camorra di cui avevamo bisogno .

mercoledì 22 ottobre 2008

Perchè

Ecco qui, in erba il mio blog.
Due motivi mi hanno portato a scriverlo:
1) Che mi diverte molto seguire i blog "famosi" e qualche volta vorrei uno spazio mio per commentare le loro opinioni ed essere rintracciabile;
2) Ogni tanto mi arriva alla mente un pensiero curioso, una cosa che mi piacerebbe dire, ricordare, fermar e non avevo dove farlo.

Preparatevi, arrivo

Scrivevo..

Stemperare l'odio e curare la tristezza.
Fingere di riconoscere nel destino una speranza, non una fatale incombenza.
Tremori forieri di lacrime si affacciano sulla pelle.
La folla trasporta il peso delle sue solitudini con leggerezza severa.
Poi ci si muove per non pensare, non essere visti, esistere poco:
quel poco che basta a sporcarsi di mondo