domenica 30 novembre 2008

Domenica Sera, prima di andare a dormire

Scusate, è il momento della settimana che ispira
Di solito scrivo e cancello e riscrivo, proverò a non farlo ora, altrimenti non sarebbe uno sfogo.


Inseguo l'Opportunità, qui a Milano, qui all'Università, qui lontano da casa.
Intanto mi guardo intorno, eseguo i comportamenti che imparo, cerco di inserirmi in questo strano mondo.
Ma la mia vita non si svolge qui.
La mia mente ricerca la distrazione, i miei pensieri si spostano da "l'ultima volta che" a "la prossima volta che", sono irrimediabilmente solo.
Non per le amicizie o le conoscenze che scarseggiano. No.
Io sono qui per creare future opportunità, ma non mi sono mai trasferito.
E' un guaio, lo so. Sono qui a fare qualcosa, non ci sono state svolte, non sono cambiato e niente intorno a me è cambiato, per fortuna forse.
Milano, non mi avrai. Per ora.

lunedì 24 novembre 2008

Oltre il Muro, una (?) voce

Il Muro divide lo spazio. Ok. I signori costruttori mi permettano ma il muro non è fatto anche per dividere i suoni? Se il muro non serve a sostenere la costruzione non si farebbe prima con dei separé in legno o in Plastica? No perchè magari si guadagnerebbe spazio e si risparmierebbero mattoni...

Insomma, con le cuffie nelle orecchie a mo' di tappi sento la voce di due televisioni che non sto guardando e non è gradevole.

I livelli di integrazione

Saranno motivi storici, sarà che i flussi migratori verso Milano dal resto del mondo sono stati un fenomeno recente, ma Milano è una città a compartimenti stagno ad ogni livello. Nei locali, per strada, all'Università si incontrano gruppi divisi per nazionalità, gruppi di immigrati, gruppi di figli di immigrati: è presto per una profonda integrazione ma Milano non aiuta a creare un'impasto compatto, si formano grumi.

giovedì 13 novembre 2008

continua a stupire...

da Spinoza:

Ratzinger ribadisce: "No all'eutanasia, no alle staminali embrionali, no alle critiche a Pio XII. Insomma smettetela di chiederci le cose, la risposta la sapete già".

Poi si rivolge a Obama. "Il divieto vale anche per gli Usa. La vita va tutelata dal primo istante, e può toglierla solo Dio". O un giudice del Texas.

martedì 11 novembre 2008

Chiamate i Pompieri

Perchè certe cose a casa con i miei genitori non succedono quasi mai e qui a Milano accadono di continuo?
Dopo l'intasamento del filtro della lavatrice con conseguente allagamento del nostro bagno, dopo la rottura del nostro wc (?) con conseguente nuovo allagamento del nostro bagno, dopo l'ondata di infiltrazioni nelle pareti, è stato il turno di una perdita di acqua dalle pareti della camera di Giuliano con conseguente allagamento della sua stanza.
Se interessa il motivo... sembra si fosse rotto un tubo del riscaldamento nel piano sopra di noi dove stanno facendo i lavori.
Cosa ho imparato? Che i giornali alla lunga assorbono l'acqua molto bene ma che non si deve sperare in miracoli istantanei, che i giornali è meglio non buttarli subito ma conservarli per un po' in libreria perchè possono tornare utili, che se mi si allaga la camera alle 7 di sera devo vedermela da solo per 12 ore (minimo) prima che i responsabili di tale allagamento mi vengano in soccorso (dicendomi anche che non era colpa loro e che mi stanno facendo un piacere...)

lunedì 10 novembre 2008

Ne parla tutta la Blogosfera...

Voglio rendere partecipi i pochi (ma ottimi) lettori di questo Blog di un post su Spinoza.it che è il mio candidato a miglior post dell'anno, in particolare per la battuta (?) conclusiva.

giovedì 6 novembre 2008

vedo prevedo

entro 24 ore dirà di non aver mai parlato di abbronzato. Oppure spiegherà che si riferiva al sole delle Hawaii...

Da Incorniciare

Luca Sofri da antologia stamattina.
Parla della generazione dei nati negli anni '70 ma penso sia la stessa cosa per chi degli '80 ora capisce l'importanza di ciò che è successo. Loro però ricordano già '82 e e '89, io inizierò col ricordare l' '08.

mercoledì 5 novembre 2008

ecco...

magia

Questa notte ho scoperto...

Questa notte ho scoperto che provengo da luoghi che non riesco neanche ad immaginare.
Ho scoperto di provenire dai distretti costieri ed orientali della Virginia, da quelli della Florida che hanno fatto la differenza. Non dai quei stati da "double-digit lead", quelli già chiamati Blu, quelli che sono il paese dei sogni ma che hanno partecipato solo fornendo carta e penna, ma da quelli che hanno capito che era il momento di cambiare, di dare una svolta al corso degli eventi.

Ho passato la notte a viaggiare virtualmente in America, a leggere nomi di città che si coloravano di blu o di rosso sulla cartina della MSNBC, ad aggiornare pagine internet come un ossesso, ad ascoltare la CNN delirare sui primi responsi elettorali, a vedere il vantaggio di Obama in Florida diminuire, a capire che in Virginia dopo due ore dalla chiusura quel cospicuo vantaggio di McCain non voleva dire ancora niente, a tremare per l'azzardo dei network che hanno subito dato l'Ohio ad Obama benche fosse chiaro che ancora troppi voti dovevano essere scrutinati, a incazzarmi per i media italiani che non spiegavano in quali stati si stava decidendo la sorte delle elezioni ma che snocciolavano solo dati di stati blu o rossi, a tentare di fare esercizi di statistica mentre dagli studi della CNN apparivano ologrammi e si sentivano musiche ipnotizzanti ogni volta che aspettavano per non sbilanciarsi a dire troppi numeri, ma ne è valsa la pena: questa notte l'America non ha deluso e ho capito che merita tutto quello che ha.

Poi, andando a dormire, ho pensato anche che l'America bisogna meritarsela.