martedì 23 giugno 2009

Seduto

Da poco passata la mezzanotte ma potrebbe essere qualsiasi ora. Televisione lontana, voci antipatiche. Semi di ciliegie sparsi. Fuori si sente il ticchettio della pioggia accompagnato da tuoni scomposti. Arriva l'odore del sigaro che mio padre sta fumando poco lontano dalla mia finestra. Notizie di cronaca, di politica, di sport attraversano il mio campo visivo, veloci, inutili, lontane. Non ho sonno, dosi di caffeina sconnesse hanno disordinato il mio ritmo. Avrei voglia di vedere un bel film, oppure di studiare per bene, oppure di leggere un buon libro: ma non faccio niente di tutto questo. Resto fermo qui, su questa sedia, a farmi attraversare da questa triste notte d'estate.

venerdì 19 giugno 2009

A buon intenditor...

No, No , Sì
Giusto così, per chiarire che il partito dell'astensione è quanto di più antipolitico e antidemocratico possibile, ringraziando il mitico professore di Diritto Pubblico. Anche senza quel sì, sarei andato a depositare due no o almeno due schede bianche.
Minimo rispetto per chi vota per i ballottaggi e chiede di non avere le schede del referendum.
P.S.: sono contento che proprio questa volta, finalmente, potrò votare.

domenica 7 giugno 2009

Milano, una domenica mattina

Non mi sono allontanato molto di casa oggi ma dovevo uscire a prendere un po' d'aria. Sono andato al ristorante giapponese dove ognuno mangia in modo un po' strano, chi vuole la philadelphia, chi vuole forchetta e cucchiaio, chi parla a viva voce al telefono. Poi sono uscito e sono rimasto così, fermo, a chiedermi come fa Milano a diventare d'improvviso così bella, a sorprenderti senza darsi.
Il naviglio pavese aveva i colori di Oxford, persone di ogni provenienza camminavano tranquilli per strada parlando idiomi magici e ignoti, ragazzi si sfidavano in corse sui marciapiedi, alcune turiste spagnole mi hanno chiesto indicazioni su dove mangiare sui "navilii". E poi c'era la luce di questo sole che scherza, che si diverte a nascondersi ogni tanto dietro grosse nuvole simpatiche, candide.
Da stasera sarà tutto diverso, lo so, tutto questo non tornerà fino a domenica prossima. Ma se questa è una Milano africana, allora l'Africa è il posto più bello del mondo.

Non posso votare e allora parlo di politica

Ma voi vi ricordate com'era quattro o cinque anni fa? Vi ricordate che c'era la gente in piazza ogni giorno a fare manifestazioni contro il governo? Vi ricordate perchè? Ricordate le leggi ad personam?
Io mi chiedo: ma cosa è cambiato? Perché dopo così poco tempo nessuno se ne frega più niente degli orrori di questo governo di destra? Possibile che la televisione possa così tanto? O forse è colpa della sinistra che non ha saputo cogliere l'occasione, che non ha potuto governare bene e che non sa e non sapeva comunicare, che ha perso la fiducia di tutti?

Qualche giorno fa leggevo su un giornale una dichiarazione di Calderoli sulla storia di Noemi: diceva che per lui era solo un modo per nascondere alla gente le riforme della Lega. Ora, dico, che sia una idiozia grossa come una casa lo capisce anche un bambino perché diverse stronzate della lega possono fare solo bene alla sinistra e dividere la destra però.... Però queste dichiarazioni sono un'arma vincente, servono a distrarre, a non rispondere, a inculcare un messaggio benché finto: dovrebbe farlo anche la sinistra? Potrebbe farlo? E' quello che sta già facendo ma in modo tanto maldestro da sembrare solo ridicola?

Non so cosa augurarmi dalle elezioni di oggi. Magari uno scossone non irrimediabile ma pesante per il PD, che ne possa inaugurare una fase nuova. Ma verso cosa? Guidata da chi? Parlando a quale base? Quante speranze possono esserci in un paese che difende Berlusconi dopo tutto quello che è si è saputo in questi giorni e che avrebbe fatto sembrare i guai di Clinton quelli di un chierichetto un po' distratto?

Oggi ho solo domande, le risposte sono troppo amare per scriverle.

mercoledì 3 giugno 2009

Tornato

Lo sapevo che una volta tornato a Milano avrei studiato peggio, ma non sapevo quanto peggio. Beh, molto. Devo escogitare qualcosa, magari da venerdì pomeriggio vado a studiare da qualche altra parte. Intanto sono stati sette giorni belli e produttivi quelli a casa. Il viaggio verso Milano è stato illuminante, non so riguardo cosa, ma illuminante. Vi farò sapere, prima o poi